L'ASCOLTO ATTIVO

 

 

Dio ci ha dato due orecchie ed una sola bocca per ascoltare almeno il doppio di quanto diciamo (Proverbio cinese)

 

Generalmente, quando pensiamo al concetto di comunicazione ci riferiamo molto spesso all’attività del parlare, dimenticando quella dell’ascoltare che è altrettanto importante.

 

Vi è mai capitato in alcune occasioni di aver ascoltato qualcuno parlare e dopo vi siete resi conto di non aver la minima idea di quanto è stato detto?

In questa situazione possiamo dire di aver UDITO E NON ASCOLTATO!

L’ascolto assume la sua massima efficacia quando da espressione di passività assume una valenza di attività.

In che modo?

II primo passo, quello che appare più facile, è quello di capire realmente il contenuto di ciò che ci viene detto… e troppo spesso ci si ferma a questo stadio, senza rendersi conto di essere solo al principio dell’opera.

Il secondo passo… già diventa molto più impegnativo… oltre al contenuto si arrivano a sondare le finalità di ciò che si è ascoltato!!!

E qui cominciano le difficoltà… molto spesso crediamo di ascoltare l’altra persona ma siamo concentrati sul nostro dialogo interno e ci diciamo: “Qui ha ragione… qui torto…. Dopo cosa gli rispondo….. ora cosa dico….” Diventando a volte  insofferenti se il discorso dell’altro si prolunga.

E perché questo accade?

Perché spesso siamo condizionati dalle nostre aspettative, dalle nostre esperienze personali (spesso le più vicine e recenti), o dal rapporto che ci unisce a quella persona… più siamo normalmente in sintonia più saremo in difficoltà dal dissentire con lei/lui.

 

Cosa sappiamo fare meglio noi? Ascoltare o sentire?

Cosa possiamo fare per imparare ad usare un vero ascolto attivo?